
Da buona giurista ho aspettato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del tanto sospirato Decreto Legge (è infatti da questo momento che un Decreto Legge entra in vigore) prima di parlarvene.
Sostanzialmente più che di “fase 2” sarebbe bene parlare di “fase 1-bis” poichè, ahimè, non sono stati previsti grandi cambiamenti rispetto al precedente Decreto.
La principale novità ha riguardato la possibilità di fare visita ai nostri congiunti mantenendo sempre e comunque il metro di distanza ed i dispositivi di protezione respiratoria.
Sin dalle primissime ore successive alla conferenza stampa del Premier Conte non si sono fatte attendere lamentele e critiche al discorso che il nostro Presidente del Consiglio ha voluto rivolgere a noi tutti che, a detta di molti, è stato poco chiaro e molto confusionario.
Quello che più ha fatto scalpore è stata sicuramente proprio la novità principe di questo decreto ovvero la possibilità di fare visita ai nostri “congiunti” gettando nello sconforto milioni di italiani che, in un primo momento, non hanno avuto ben chiaro a chi la parola ” congiunti” facesse riferimento.
Premetto già che quella che segue non è un giudizio ma una semplice constatazione di quanto le mie orecchie ed i miei occhi hanno visto e sentito nelle ultime ore.
Ebbene, il nostro governo ha emanato un Decreto Legge in cui all’art. 1 lett. a si legge testualmente “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da compravate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purchè venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”.
L’art. 307 comma 4 cod.pen. chiarisce chi può essere definito “congiunto” prevedendo che ” Agli effetti della legge penale, s’intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole“.
Fatta questa doverosa premessa mi è sembrato chiaro chiaro che quindi il nostro Governo, in un primo momento, abbia voluto darci la possibilità di fare visita solo ai parenti più stretti generando la rabbia di molti che non hanno capito come fosse possibile fare visita ad una zia residente in un comune lontano e con la quale non avevano nessun genere di rapporto ma non al proprio partner, residente a poche centinai di metri e con il quale invece il rapporto è più che stabile!
Le critiche sono state così tante che, magicamente, nelle scorse ore il Governo ha precisato che per congiunti si intendono anche “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”.
Nei giorni scorsi, viste anche le tante domande poste, mi sono data alla ricerca giurisprudenziale e ho trovato un’unica sentenza della Suprema Corte di Cassazione (del lontano 2014) che ha equiparato i fidanzati ai congiunti, per altro una pronuncia avente ad oggetto materia totalmente diversa da quella che oggi ci interessa. Personalmente, per quanto creda nel buon operato del nostro Governo, non penso proprio che si ricordasse di una sentenza tanto vecchia che è tornata alla luce solo ora dopo il clamore delle ultime ore. Penso invece che abbia preferito mettere a tacere le lamentele di molti scontenti, permettendo a tutti i “fidanzati stabili” di rivedersi dopo il 4 maggio.
Che cosa si intenda per ” fidanzati stabili” e che cosa debba essere provato per dimostrare questa “stabilità” non è ancora dato sapere…. mi auguro fortemente che nelle prossime ore arriveranno ulteriori chiarimenti.
Per quanto riguarda le altre novità (e non) che caratterizzeranno questa fase 2 è stato previsto:
- la possibilità di rientrare presso il proprio domicilio o residenza, in ogni caso anche se questo prevede lo spostamento da una Regione ad un’altra;
- l’autocertificazione è ancora obbligatoria, qui il link dove scaricarla;
- chi ha febbre oltre 37,5° e sintomi respiratori ha l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio;
- confermato il divieto di assembramento;
- riapertura parchi e giardini pubblici con contingentamento degli ingressi con facoltà per i sindaci di richiudere parchi e altri luoghi di ritrovo se non si riesce a garantire il divieto di assembramento;
- sì all’attività sportiva, rispettando una distanza di 2 metri, 1 metro per l’attività motoria, anche oltre i 200 metri dalla propria abitazione;
- consentiti gli allenamenti per gli atleti professionisti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale (allenamenti singoli dal 4 maggio, di squadra dal 18 maggio);
- sì alle celebrazioni funebri con esclusiva partecipazione fino a un massimo di 15 persone, possibilmente all’aperto e indossando le mascherine;
- sì all’attività di ristorazione con asporto per bar e ristoranti senza assembramenti (possiamo recarci noi presso l’attività e ritirare il nostro ordine);
- riapertura del settore manifatturiero, edile e attività all’ingrosso ad essi correlati sul presupposto che le aziende interessate rispetteranno le disposizioni di sicurezza sul luogo di lavoro.
Dal 18 maggio invece:
- riapertura commercio al dettaglio;
- riapertura musei, mostre, biblioteche.
Dal 1 giugno invece:
- riapertura di tutti i servizi dedicati alla persona quindi: parrucchieri, estetisti, barbieri, ristoranti.
Il tutto come sempre è legato al nostro buon senso perchè in Italia i contagi sono ancora tanti ( +1739 rispetto a ieri) quindi prego tutti voi di stare attenti: il ritorno alla fase 1 ( se non peggio) potrebbe essere non solo una minaccia ma una realtà concreta!
CIAO DENISE, SONO CLAUDIO VECA (massaggiatore). INNANZITUTTO RITENGO IL DECRETO INGIUSTO E DISCRIMINANTE PERCHE’ E’ EVIDENTE CHE GLI SCAGLIONAMENTI DELLE RIAPERTURE SONO DETERMINATI DALL’INCAPACITA’ DEL GOVERNO DI GESTIRE I FLUSSI DELLA POPOLAZIONE CON RELATIVO USO DI MEZZI E SERVIZI PUBBLICI CON CONSEGUENTE AUMENTO ESPONENZIALE DEL RISCHIO DI CONTAGIO , E NON DAL DIVERSO RISCHIO DI CONTAGIO TRA LE VARIE CATEGORIE , E’ INFATTI OGGETTIVAMENTE PIU’ ALTO IL RISCHIO CHE PERSONE SI CONTAGINO IN LUOGHI FREQUENTATI DA PIU’ PERSONE PER QUANTO PROTETTE DA DPI , CHE IN LUOGHI SANIFICATI DOVE IL CONTATTO AVVIENE TRA SOLE 2 PERSONE PROTETTE ADEGUATAMENTE E DOVE AUMENTA SENSIBILMENTE LA CAPACITà DI CONTROLLO DEI MOVIMENTI. PER DIRLA IN BREVE : CABINA ESTETICA CON 2 PERSONE PRESENTI ASSAI MENO RISCHIOSA DI FABBRICA CON 200 PERSONE….DETTO QUESTO , BISOGNERA’ VEDERE COME SARà STRUTTURATA LA NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE : BISOGNERA’ CAPIRE COME SIA POSSIBILE VERIFICARE E CONTROLLARE SE UNA PERSONA SI RECA DA “CONGIUNTI” SE QUESTI POSSONO ESSERE ANCHE NON PARENTI…SI POSSONO AVERE ANCHE 10 FIDANZATE/I , UNA PER CITTà E ANDARE OGNI GIORNO A INCONTRARNE UNA DIVERSA E COSI SI PUO’ CIRCOLARE INDISTURBATI IN TUTTA LA REGIONE SENZA PROBLEMI. POI SI DEVE CAPIRE L’ATTIVITà MOTORIA LONTANO DA CASA …IO POSSO RECARMI AL PARCO SEMPIONE PER PASSEGGIARE O FARE JOGGING ? SE COSI FOSSE MI GIRO TUTTI I PARCHI DELLA LOMBARDI CHE NON VENGONO CHIUSI DAI SINDACI….SAI QUANTO ME LA SPASSO ? E POI SI POSSONO USARE QUESTE MOTIVAZIONI PER ANDARCENE DOVE CI PARE.., QUESTO DECRETO E’ UN VERO PASTROCCHIO SECONDO ME. ATTENDIAMO L’ORDINANZA DELLA REGIONE E CIO’ CHE DECIDERANNO I VARI COMUNI E POI VEDIAMO COME MUOVERCI…UN CARO SALUTO. CLAUDIO
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Ciao Claudio!
Prima di tutto grazie per il tuo commento, mi fa piacere vedere che hai dedicato tempo a scrivere un commento sicuramente ricco di argomenti e per nulla banale!
Purtroppo condivido la maggior parte delle tue lamentele; tieni conto che molte attività lavorative ( come la mia) non ttsono neanche state prese in considerazione e che quindi dobbiamo aspettare l’Ordinanza del Tribunale per capire come muoverci… già di per se è assurdo.
Ci sono tante cose lasciate al caso, sono stati donati miliardi che non si sa bene dove siano finiti! Trovo angosciante che si facciano pagare i test sierologici ( minimo 35€) quando si tratta di strumenti utili a tutti quanti!
Noi, dal canto nostro, possiamo solo avere buon senso e compiere scelte che non mettano a rischio quello che è già, purtroppo, fortemente incline ad un drammatico epilogo!
Ti mando un abbraccio virtuale!
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