
Dovrebbero mancare ormai pochi giorni a quella che è stata definita la “fase 2” di questa pandemia ed una questione che ancora oggi è molto dibattuta riguarda il diritto alla bigenitorialità.
In questi giorni leggo tantissime richieste di genitori separati che, purtroppo, non abitando con i propri figli, si chiedono se sia possibile spostarsi dal proprio comune per fare loro visita.
Sul punto mi preme ricordarvi che uno dei principi cardine del nostro ordinamento è che i minori hanno il sacrosanto diritto alla bigenitorialità e cioè, in parole povere, di mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori.
Ma come si può rispettare questo principio in un momento storico in cui non possiamo nemmeno uscire dalle nostre abitazioni?
Ebbene il nostro Governo sin dai primissimi giorni di questa pandemia ha pubblicato sul proprio sito istituzionale una serie di FAQ per rispondere alle centinaia di dubbi che ci sono balenati per la mente e proprio sul discorso della bigenitorialità ha voluto chiarire che “Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all’altro. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori” (FAQ 9.4.2020). ” Dunque da quanto qui riportato sembra di capire che il Governo continui ad autorizzare tutti gli spostamenti dei genitori per raggiungere i figli minori.
Nonostante questa previsione però sono diverse le pronunce di cui si sono fatti portavoce i Tribunali italiani – di fatto competenti a decidere nel caso in cui la salute di un minore possa essere messa a repentaglio – che non sempre hanno condiviso il pensiero del Governo.
Il Tribunale di Bari per esempio ha deciso in ossequio al DPCM 22.3.2020 secondo cui, fino al 3 aprile 2020 (termine poi prorogato con altro analogo provvedimento sino al 3 maggio 2020 ) “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Ha ritenuto quindi che il diritto di visita padre-figlio minore non debba essere qualificato come motivo di ‘assoluta urgenza’ idoneo a giustificare lo spostamento da un comune a un altro. Secondo il Tribunale infatti non è possibile sapere con certezza se il minore, nel periodo di incontro con il genitore non collocatario, sia stato a rischio epidemiologico con conseguente rischio anche per le persone dalle quali tornerà una volta terminato l’incontro con il genitore.
Dal canto suo il Tribunale di Milano ha invece riconosciuto che ” alcuna chiusura di àmbiti regionali può giustificare violazioni, in questo senso, di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti”, prevedendo quindi che, il diritto alla bigenitorialità, così come il diritto del genitore a frequentare il figlio collocato presso l’altro genitore, devono sempre prevalere.
Insomma: Tribunale che vai, soluzione che trovi!
Dal mio punto di vista posso dirvi che in questa momento storico quello che più di tutto mi è mancato e, sono certa sia mancato anche a tutti voi, è il contatto umano; chi, come me, ha fatto la scelta di rispettare le disposizioni governative che ci hanno imposto di rimanere a casa (a casa NON di andare a lavorare in miniera o nei campi sotto il sole cocente o peggio ancora in guerra!) lo ha fatto anche maturando una certa consapevolezza, preferendo rispettare un principio che, seppur non sia sancito da nessuna disposizione normativa, dovrebbe essere ben saldo nella mente di tutti: il buon senso!
Ecco purtroppo non tutti hanno dimostrato di essere rispettosi di un concetto morale tanto basilare, preferendo mettere a repentaglio la vita dei propri cari, dimostrando di essere dei megalomani convinti di ricoprire il ruolo di eroi invincibili in un mondo che ci ha chiesto solo di rimanere nei nostri focolai domestici! C’è chi ha gridato al complotto, chi ancora non crede al numero di contagiati e, ahimè di morti, che cresce ogni giorno; abbiamo assistito a scene riprovevoli di persone che hanno sprecato le proprie energie per accusare l’operato di persone che hanno cercato di esercitare al meglio le proprie competenze per assicurarci di vivere in modo decoroso questa terribile situazione. E’ vero, non sempre i risultati sono stati dei migliori ma ci hanno provato a discapito di chi non ha fatto altro che accusare. Insomma ognuno di noi ha avuto ed ha un ruolo ben preciso in questa storia, attori di quello che sembra essere un film dal triste epilogo.
Quindi, per concludere, per quanto assurda e piena di difficoltà sia questa situazione, cari genitori mi rivolgo a voi a cui ho voluto dedicare questo articolo, vi prego di tenere duro e di pensare a quanto sarà bello riabbracciare i vostri bambini e sentire finalmente il loro inconfondibile profumo tra le vostre mani!